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Nella Svizzera di oggi una sensibilità meridionale fa oramai parte della quotidianità. L’italianità è legata soprattutto all’immigrazione dalla vicina penisola. Ma esiste anche una «italianità autoctona», in Ticino e nei Grigioni. Nel corso del tempo, uno stile di vita italiano è stato adottato da molti Svizzeri e oggi se ne vedono le tracce in tutto il Paese: a Basilea non meno che a Vevey o a Sion, nelle strade di Zurigo come nel centro storico di Bienne. Fa parte del patrimonio culturale immateriale. Ma il cammino verso l’odierna «Svizzera mediterranea» non è stato sempre facile, intrecciandosi, sul piano individuale, con molte belle, ma anche tristi pagine di vita. Dieci testimoni diretti ce lo raccontano nella nuova mostra «Esperienze della Svizzera – Italianità».
Molti sviluppi del recente passato hanno cambiato il volto della Svizzera. L’immigrazione o la diffusione di Internet sono esempi di profondi cambiamenti sociali che ancora oggi influenzano il nostro modo di stare assieme. Non è sempre possibile rappresentare tutti questi sviluppi tramite degli oggetti. Il nuovo formato espositivo «Esperienze della Svizzera» si concentra pertanto sui testimoni diretti. I loro destini e le loro esperienze offrono al pubblico del museo uno sguardo ricco di sfaccettature sulla storia contemporanea della Svizzera. Ogni anno viene proposto un nuovo tema.
dom 10.9.2023
15:30 – 16:30 ore
Manifestazione
gio 19.10.2023
19:00 – 20:00 ore
Manifestazione Al completo
gio 18.1.2024
19:00 – 20:00 ore
Manifestazione
gio 8.2.2024
19:00 – 20:00 ore
Manifestazione
gio 21.3.2024
18:00 – 19:00 ore
Manifestazione Al completo
Ignazio Cassis: Italianità in Svizzera. Quali strade per rafforzarla?
History Talks del 26 gennaio 2024
Nella Svizzera di oggi una sensibilità meridionale fa ormai parte della vita quotidiana. L’italianità in Svizzera è legata sia alle immigrate e agli immigrati della vicina penisola che alle regioni italofone del nostro Paese. Come è percepita nelle diverse realtà regionali, sia al nord che al sud delle Alpi? L’italianità permea la Svizzera, ma allo stesso tempo alcuni sviluppi come la riduzione dell’insegnamento dell’italiano a nord delle Alpi preoccupano.
Il Consigliere federale Ignazio Cassis presenterà le sue riflessioni e visioni su questi temi, sollecitato dai giornalisti Maurizio Canetta, ex direttore della RSI, e Peter Jankovsky, collaboratore NZZ.
Italianità: testimoni raccontano
Livello secondario I e II
La Svizzera è l’unico Paese europeo oltre all’Italia ad avere una lingua e una cultura italiane proprie. In che modo la presenza italiana caratterizza la Confederazione? Quale ruolo svolgono i movimenti migratori della forza lavoro italiana nel XIX e XX secolo? Le allieve e gli allievi entrano in contatto con testimonianze dell’epoca e approfondiscono temi che mettono in luce l’italianità odierna.
Workshop: 1.5 ore
Visite guidate in italiano, anche al di fuori dell'orario di apertura. Visite guidate per classi scolastiche in Svizzera sono gratuite.
Iscrizione: |
almeno due settimane in anticipo |
|
Durata: |
1 ora, altre offerte su richiesta |
|
Numero di partecipanti: |
25 persone al massimo |
|
Costi: |
entrate e visite guidate per classi scolastiche svizzere sono gratuite. |
accessibility.sr-only.person_card_info Servizio di prenotazione
openinghours.days.long.monday Aperto fino alle openinghours.days.long.friday openinghours.openfromto.long
Introduzioni per gli insegnanti
Introduzione virtuale alla mostra e suggerimenti per lavorare con le classi scolastiche di livello secondario I e II. Con Denise Tonella, direttrice del museo e co-curatrice della mostra, e Laura Rompietti, Mediazione culturale.
Lun. 28.08.23 | 17.30 – 19.00 | virtuale in italiano
Einführung in die Ausstellung und Inputs zur Arbeit mit Schulklassen der Sekundarstufe I und II. Mit Luca Tori, Projektleiter der Ausstellung, und Vera Humbel, Co-Leiterin Bildung & Vermittlung.
Mi 06.09.23 | 17.30 – 19.00 | vor Ort in Deutsch
Materiale scolastico
Il materiale scolastico comprende suggerimenti didattici per insegnanti e schede di lavoro per preparare la visita alla mostra e per lavorarci dopo averla vista.
Visita autonoma
La mostra può essere visitata con le scolaresche anche in modo autonomo. Non è però possibile né prenotare le cuffie per ascoltare le testimonianze né utilizzarne di proprie. Il personale docente della Svizzera che intende guidare la propria classe attraverso la mostra può visitarla in precedenza gratuitamente.
Visite guidate in italiano, anche al di fuori dell'orario di apertura. Visite guidate per classi scolastiche in Svizzera sono gratuite.
Iscrizione: |
almeno due settimane in anticipo |
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Durata: |
1 ora, altre offerte su richiesta |
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Numero di partecipanti: |
25 persone al massimo |
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Costi: |
entrate e visite guidate per classi scolastiche svizzere sono gratuite. |
accessibility.sr-only.person_card_info Servizio di prenotazione
openinghours.days.long.monday Aperto fino alle openinghours.days.long.friday openinghours.openfromto.long
Allieve e allievi intervistano testimoni
Nell’ambito di un progetto di interviste, le allieve e gli allievi intervistano testimoni sulle loro esperienze di italianità. In modo indipendente, pongono delle domande a persone fra i e le loro conoscenti che sono nate, vivono o hanno vissuto nella Svizzera italiana, che sono immigrate in Svizzera dall’Italia o che hanno antenate e antenati di origine italiana. Che rapporto hanno le persone intervistate con la lingua, la cultura e lo stile di vita italiani? Cosa considerano tipicamente italiano? Qui si possono ascoltare alcuni estratti delle interviste condotte dalle allieve e dagli allievi.
La collezione di interviste verrà continuamente ampliata fino al termine della mostra. Le conversazioni sono in lingua originale. Chi desidera inviare l’estratto di un’intervista, trova le rispettive istruzioni nel materiale scolastico. Una selezione delle interviste che ci perverranno, verrà pubblicata qui.
In italiano
In tedesco
Esperienze della Svizzera – Italianità
Con un’esposizione che guarda alle esperienze dei testimoni diretti, il Museo nazionale Zurigo si addentra nella storia recente e considera l’italianità in Svizzera da diverse angolature.
Nella Svizzera di oggi una sensibilità meridionale fa oramai parte della quotidianità. L’italianità è legata soprattutto all’immigrazione dalla vicina penisola. Nel dopoguerra la Svizzera ha accolto quasi la metà dell’emigrazione italiana. Ma esiste anche una «italianità autoctona», in Ticino e nei Grigioni.
Nel corso del tempo, uno stile di vita italiano è stato adottato da molti Svizzeri e oggi se ne vedono le tracce in tutto il Paese: a Basilea non meno che a Vevey o a Sion, nelle strade di Zurigo come nel centro storico di Bienne. Fa parte del patrimonio culturale immateriale della Confederazione. Ma il cammino verso l’odierna «Svizzera mediterranea» non è stato sempre facile, intrecciandosi, sul piano individuale, con molte belle, ma anche tristi pagine di vita. Dieci testimoni diretti ce lo raccontano nella nuova mostra «Esperienze della Svizzera – Italianità».
Molti sviluppi del recente passato hanno cambiato il volto della Svizzera. L’immigrazione o la diffusione di Internet sono esempi di profondi cambiamenti sociali che ancora oggi influenzano il nostro modo di stare assieme. Non è sempre possibile rappresentare tutti questi sviluppi tramite degli oggetti. Il nuovo formato espositivo «Esperienze della Svizzera» si concentra pertanto sui testimoni diretti. I loro destini e le loro esperienze offrono al pubblico del museo uno sguardo ricco di sfaccettature sulla storia contemporanea della Svizzera. Ogni anno viene proposto un nuovo tema.
Immagini
Contatto per la stampa e Museo nazionale svizzero
- Direzione generale Denise Tonella
- Direzione del progetto Luca Tori
- Curatela Jose Cáceres Mardones, Denise Tonella, Luca Tori
- Scenografia Alex Harb
- Interviste Maurizio Drei, Denise Tonella
- Proiezione Maurizio Drei, Michele Innocente
- Collaborazione scientifica Martina Albertini, Joya Indermühle, Michael Kempf, Laura Rompietti
- Consulenza scientifica Gianni D’Amato, Francesca Falk, Rosita Fibbi, Toni Ricciardi
- Comitato consultivo Günhan Akarçay, Heidi Amrein, Beat Högger, Markus Leuthard, Sabrina Médioni, Denise Tonella
- Controllo del progetto Sabrina Médioni
- Mediazione culturale Lisa Engi, Vera Humbel
- Direzione tecnica Ladina Fait, Mike Zaugg
- Allestimento della mostra Ira Allemann, Sophie Lühr, Marc Hägeli, Dave Schwitter, Philippe Leuthardt
- IT | Web Danilo Rüttimann, René Vogel
- Postazioni interattive Alex Baur, Thomas Bucher, Ueli Heiniger, René Vogel; KARGO Kommunikation GmbH, Immensive SA; Tweaklab AG
- Marketing e comunicazione Andrej Abplanalp, Anna-Britta Maag, Sebastiano Mereu, Carole Neuenschwander, Alexander Rechsteiner
- Grafica pubblicitaria Resort GmbH für Visuelle Kommunikation
- Traduzioni Martina Albertini, Marie-Claude Buch-Chalayer, Barbara Meglen, Laurence Neuffer, Stephen Piccolo, Sara Pesce
Il Museo nazionale svizzero ringrazia la Fondazione Willy G. S. Hirzel per il prezioso supporto
Ringraziamo i e le testimoni per la loro preziosa partecipazione: Addei, Gemma, Ivan, Lara, Nunzio, Pierre, Rosanna, Sacha, Sandro, Vita