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Mostrare tuttoLa nuova grande mostra temporanea del Museo nazionale presenta stele e statue del Neolitico provenienti da diversi Paesi europei ed offre uno sguardo unico sulla vita dell’uomo di circa 6000 anni fa.
Le popolazioni che abitano l’Europa durante il Neolitico cominciano a praticare l’agricoltura e l’allevamento, diventano sedentarie ed utilizzano per la prima volta il metallo. Questi cambiamenti portano a enormi sconvolgimenti sociali, come testimoniano le stele di pietra erette con grande dispendio di energie in quasi tutta Europa. Tra i monumenti più antichi del nostro continente, stele e statue di pietra rappresentano figure umane, alcune con volti e braccia, altre con pettinature e addirittura tatuaggi. Altre ancora portano oggetti preziosi o stringono tra le mani utensili che comprimono le innovazioni dell’epoca: asce per abbattere alberi o per combattere, aratri per lavorare i campi, gioielli di rame per rappresentare, archi e frecce per cacciare e armi per combattere a corpo a corpo.
Le stele raccontano ancora oggi di un’epoca in continua trasformazione, contrassegnata dalla violenza. L’aumento della popolazione, la lotta per le risorse e l’invidia portano alla nascita di conflitti i cui riflessi ancora oggi si leggono nelle sculture in pietra e nei siti archeologici in cui sono state rinvenute. Le stele raffigurano i membri di nuova élite: donne e uomini di alto rango, al vertice di una società sempre più gerarchica, che si fanno immortalare con i simboli del loro potere. Le stele sono venerate anche per il culto degli antenati, spesso considerati dai loro discendenti eroi, o addirittura divinità. In questo modo la storia collettiva del clan è trasmessa per immagini. Non appena chi detiene il potere perde il controllo sociale e il prestigio, gli antenati sono dimenticati e le loro effigi sono distrutte da nuovi arrivati.
La grande mostra temporanea nell’edificio di nuova costruzione del Museo nazionale riunisce circa 40 stele provenienti da Italia, Francia, Germania e Svizzera, tra cui nuovi reperti rinvenuti nei Cantoni del Vallese e di Zurigo. Straordinaria è la possibilità di vedere in un unico luogo un numero così elevato di stele e statue in originale. L’allestimento è arricchito da reperti prestigiosi che illustrano armi, utensili e gioielli altrimenti rappresentati sulle sculture. L’esposizione offre uno sguardo unico sulla vita dell’uomo nel Neolitico.